siamo sulla strada giusta
Nel corso del mese di febbraio presso gli uffici di Trentino Marketing a Trento si è svolta un’interessante riunione riservata agli operatori ed alle associazioni partner aderenti al progetto Trentino Fishing. Per chi non avesse dimestichezza e non avesse ancora sentito parlare di Trentino Fishing possiamo in due parole sintetizzare la descrizione di questa organizzazione quale una specifica emanazione della promozione del territorio in ambito pesca in altre parole quello che in altre zone in Italia viene chiamato pesca turismo. Trattasi di un ambito in cui evidentemente la nostra macchina del turismo provinciale ha deciso di puntare intravvedendo, credo io, la possibilità di promuovere questo binomio della pratica della passione alieutica con il soggiorno nelle nostre strutture ricettive sul territorio. Il progetto risale a qualche anno fa ma sino ad ora l’efficacia e la potenzialità dell’idea era ancora in stadio embrionale. Con la riunione del febbraio scorso si è iniziato a vedere con maggiore precisione quali saranno le linee guida che Trentino Fishing si è dato per il 2015 e per gli anni a venire. Per dare un immediato riscontro a quanto sopra scritto vi invito a digitare una semplicissima ricerca in google … provate ad immedesimarvi in un turista che decide di informarsi sulla pesca in trentino e proceda quindi ad immettere per esempiole parole chiave : pesca in trentino ; vedrete che la prima risposta alla vostra ricerca sarà proprio trentino fishing. Sino ad ora trentino fishing era stato poco più di un sito ed una pagina facebook che proponeva un’interessante cartina con tutti i link correlati alle varie associazioni pescatori, qualche foto in ambiente pesca e dei timidi ed iniziali tentativi di proposta di pacchetti turistici con la possibilità di acquistare on line i permessi di pesca delle associazioni pescatori aderenti al progetto. La iunione di febbraio quindi introduce delle novità in quelli che saranno le linee guida per il futuro : standard richiesti alle strutture ricettive aderenti, introduzione delle figure di guide accompagnatori di pesca e collaborazione fattiva con le associazioni di pesca aderenti. Anche alle persone ed associazioni che guardano con diffidenza a questa proposta di trentino fishing vorrei ricordare che pochi anni fa la stessa diffidenza era riservata alle proposte dedicate al mountain bike e sappiamo tutti come è andata la storia con intere zone del nostro trentino che vivono su questa importante realtà turistica in termini di presenza. Certo le parole e la visione che ho sentito durante la riunione sono forse topistiche perché mirano al raggiungimento di una clientela estera che mi sembra realisticamente poco probabile o tuttalpiù al momento con numeri assai esigui … spero di sbagliarmi ma indirizzarela comunicazione alla clientela straniera oltretutto a quella che pesca solamente a mosca sembra allo stato delle cose inverosimile. Numeri alla mano credo invece che esista un ottimo bacino d’utenza nel cosiddetto turismo di prossimità. Migliaia di pescatori italiani appassionati si recano ogni anno nelle riserva della vicina Austria, della Slovenia e del Montenegro, acque non dissimili alle nostre dove la proposta pesca e turismo è già un binomio collaudato da anni, per non parlare dei viaggi pesca il vero sogno di molti pescatori, sogno spesso irrealizzabile, mi riferisco ai viaggi oltre oceano in Canada, Alaska, Patagonia o qualche meta esotica dedicata alla pesca d’altura.
Il Trentino ha sempre esercitato un forte fascino attrattivo sul turista italiano perché è da sempre sinonimo di ambienti curati ed in buona parte incontaminati come le vallate Dolomitiche, con splendidi corsi d’acqua e laghi alpini o il meraviglioso GardaTrentino e per il pescatore in particolare, la situazione delle acque pubbliche della provincia grazie a scelte lungimiranti del passato ed alla oculata gestione dei volontari della associazioni di pesca ha creato un vero mito sulle nostre acque. Chi si è confrontato con realtà e pescatori di fuori provincia sa a cosa mi riferisco, la realtà della pesca in Trentino è vista con ammirazione, talvolta con un pizzico di invidia, partiamo quindi con delle credenziali molto buone ed il progetto trentino fishing deve puntare principalmente a questo. Quale è dunque il profilo del pescatore appassionato che vede nel Trentino la meta ideale per un week end di pesca o per trascorrervi le ferie ??? Crediamo si tratti di un pescatore appassionato della natura, alla ricerca di luoghi immersi in un ambiente il più possibile integro e selvaggio, un pescatore evoluto che abbia un approccio alla pesca ed ai pesci molto rispettoso spesso già convintamente praticante il catch&release, lo dimostra l’interesse sempre più crescente nei confronti di tratti di fiume che vengono disciplinati con questa normativa. Un pescatore appassionato rispettoso dell’ambiente acquatico, con un’etica sportiva molto sviluppata. Spesso questo pescatore pratica la pesca con esca artificiale sia mosca sia spinning, con quest’ultima tecnica molto in voga tra le fasce più giovani, ma non trascuriamo gli appassionati dell’ esca naturale che con un approccio molto sportivo usando ami privi di ardiglione limitano in maniera esponenziale il danno arrecato al pesce. Le associazioni pescatori guardino quindi con fiducia alle opportunità che possono derivare dalla promozione del territorio in quanto, è bene ricordarlo, il turismo è uno dei settori trainanti del nostro Trentino ed il nostro compito di gestori e coltivatori di acque pubbliche non è certo in contrasto con gli interessi delsocio. In quest’ottica vogliamo ricordare l’esperienza della società Alto Sarca e del suo Presidente Emilio Fedrizzi, associazione che prima di tutte ha saputo promuovere questo importante binomio pesca e turismo con importanti ricadute sul territorio. Siamo convinti che le associazioni che sapranno coniugare la coltivazione delle acque, preservando la massima rusticità delle specie ittiche presenti e la naturalità degli ambienti, con l’apertura all’esterno riusciranno a superare i momenti delicati legati al taglio sui trasferimenti già avvenuto nel corso degli anni e che rischiano in prospettiva di mettere in posizione delicata le associazioni. Crediamo che in tale contesto possa essere riservata dalla Provincia e dagli uffici preposti attenzione e disponibilità nel valutare deroghe particolari e limitate a quelle zone individuate dalle singole associazioni quali tratti no kill con aperture prolungate anche dopo la classica data di chiusura ai salmonidi, il tutto come eccezione per il mese di ottobre e limitatamente a zone circoscritte in cui storicamente non vi siano zone di frega. Tale situazione in vigore in altre regioni italiane ed in molti stati confinanti e non vedo perché non potrebbe essere discussa in Trentino, con buon senso e con limitazioni non credo possa creare alcun danno. Lo sforzo che si deve compiere come associazione di secondo livello quale la federazione dei pescatori trentini sarà quello di sensibilizzare il mondo pesca sulla necessità di aderire a tali progetti che, se ben guidati, potranno portare delle importanti ricadute sul territorio. La stessa volontà di dare visibilità e rilevanza alle guide di pesca o accompagnatori di pesca come li si vorrà denominare, magari con l’istituzione di un apposito albo riservato a figure abilitate ed adeguatamente formate, può determinare in prospettiva un’opportunità di occupazione per quanti crederanno in questa attività. Lasciamo la promozione turistica ed il marketing alla provincia che si è sempre dimostrata abile nell’individuare nuove opportunità in ambito dell’ospitalità e concorriamo invece attivamente nel dare concretezza alle proposte affinchè le linee guida e gli indirizzi siano discussi ed attuati con l’apporto di idee provenienti delleassociazioni pescatori. L’obbiettivo secondo il nostro parere è il percorrere una nuova via per la promozione dei nostri ambienti pesca che si differenzi in maniera marcata dal tipo di offerta che per esempio troviamo nella vicina Austria o anche solo nella provincia di Bolzano con il progetto Fischwasser dove nelle riserve di pesca troviamo ambienti e situazioni non votate alla massima naturalità dei corsi d’acqua con scarsa attenzione alla linee genetiche autoctone o quantomeno originarie, la nostra strada crediamo dovrà essere focalizzata a puntare quanto più possibile sulla qualità del nostro pescato, sulla rusticità e la selvaticità del pesce. Se la nostra promozione saprà comunicare con efficacia puntando sull’esclusività dei nostri territori e sulla presenza di corsi d’acqua in cui le specie ittiche presenti siano pesci rustici e veri, sulla presenza di fishing spot davvero unici con ambienti in gran parte integri sapremo attrarre quel target di pescatori che avranno un approccio rispettoso verso i nostri fiumi e che possa-no trovare dei pacchetti pesca che faccia loro conoscere il territorio con una permanenza diversa dal mordi e fuggi. La capacità di fare sistema tra le varie realtà già operanti sul territorio provinciale con offerte variegate e differenziate concorrerà alla rapida diffusione del buon nome di Trentino Fishing che saprà trovare in breve tempo terreno fertile sul mercato italiano e magari in prospettiva anche su quello estero. Auguriamo quindi al team di Trentino Fishing buon lavoro e allo stesso tendiamo simbolicamente la mano, le associazioni sapranno essere collaborative e propositive per concorrere alla buona riuscita del progetto.
Il progetto “Trentino Fishing” è nato con l’obiettivo di fare del Trentino una destinazione top per i viaggi di pesca catch & release a livello internazionale. Per fare ciò si è cercato in questi anni di costruire una forte alleanza strategica tra: concessionari (Associazioni Pescatori), organizzazioni turistiche, la ricettività turistica con una visione unitaria del prodotto turistico, rendere disponibili e facili da consultare tutte le informazioni sulla pesca in Trentino ed infi ne rendere disponibile e facile il processo di acquisto dei permessi e della vacanza in Trentino da parte dei turisti/pescatori attraverso la rete. Il progetto “Trentino Fishing” è al suo 4° anno di vita, e ogni anno è cresciuto con piccole ma significative novità: il primo anno si è lanciata la vendita del permesso unico “catch & release” valido su quasi tutto il Trentino ( un giorno -22 euro, due giorni -33 euro, sette giorni - 60 euro). Il secondo anno ha visto, grazie agli accordi con le Associazioni pescatori locali, la vendita on line anche dei permessi ospite delle zone aderenti. Durante il terzo anno si è iniziato ad allargare il progetto alle strutture ricettive, grazie alla collaborazione delle organizzazioni turistiche. Altra novità sul fronte dei servizi è quella del servizio di prenotazione on line delle zone a prenotazione obbligatoria. Oggi aderiscono a Trentino Fishing quasi tutte le organizzazioni turistiche del Trentino, una sessantina di hotel e ricettivo e 6 Associazioni pescatori: Alto Sarca, Basso Sarca, Sole, Non, Trento e Fiemme. L’auspicio è che in futuro aderiscano tutte le Associazioni che sono le vere protagoniste del progetto. Le poche azioni di promozione e marketing fatte in questi due anni grazie alla partnership con la rivista H2O magazine in italia e all’estero, mostrano un settore in crescita e il Trentino potrà giocare un ruolo importante perché ha un ottimo potenziale.
Da "Il pescatore Trentino" Nr. 1 2015 - Articolo di Alberto Concini
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca su “maggiori informazioni”. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su 'Si, acconsento' all’uso dei cookie